"Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l'amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte"
J. R. Tolkien

domenica 8 agosto 2010

Di ritorno

Si torna dalle vacanze e, per ricominciare con il pieno di buon umore, vi propongo quella che era la mia fiaba preferita nell'infanzia. Probabilmete la conoscete già, ma mi piace raccontarmela/raccontarvela di nuovo

IL BAMBINO D'ORO E IL BAMBINO D'ARGENTO

Niame, il più potente tra i maghi del cielo, viveva in una fattoria posata sopra un bellissimo tappeto di nuvole. Un giorno decise di prendere moglie e invitò a presentarsi le quattro fanciulle più belle della tribù. Poi domandò a ciascuna:

- Che cosa faresti per me se io ti sposassi? La prima che si chiamava Acoco dichiarò: - Spazzerei la fattoria e governerei la tua casa. - La seconda dichiarò: - Cucinerei ogni giorno per te le pietanze migliori. - La terza invece disse. - Filerei montagne di cotone ed andrei tutti i giorni ad attingere l'acqua. - La quarta invece dichiarò : - Io, Niame, ti darei un figlio tutto d'oro. -

Naturalmente Niame scelse l'ultima e ordinò di preparare la cerimonia per le nozze. Acoco fu molto contrariata per la scelta fatta da Niame: si rodeva di invidia e di gelosia. Seppe tuttavia nascondere molto bene i propri sentimenti e riuscì a rimanere presso la giovane regina come dama di compagnia. I due sposi vivevano felicemente e avevano già preparato la culla in attesa del bambino tutto d'oro, quando Niame dovette partire per visitare una sua grande fattoria. Proprio durante la sua assenza, alla regina nacquero due gemelli. uno tutto d'oro e l'altro tutto d'argento.

La perfida Acoco non appena li vide prese i due bambini, li chiuse in un cestello e fuggì con essi in mezzo al bosco. Poi nascose il cestello nel tronco vuoto di un albero. Nella culla, al posto dei bambini. mise due orribili ranocchi.

Quando Niame fu di ritorno Acoco gli corse incontro: - Affrettati Niame - gli gridò - vieni in casa a vedere i tuoi figli. - Niame si affrettò ma quando vide nella culla le due brutte bestie ci rimase male. Comandò che i due ranocchi fossero uccisi e la regina esiliata ai confini del regno in una capanna solitaria.

Intanto il destino volle che un cacciatore passasse vicino all'albero morto dove stava nascosto il cestello con i due bambini dentro. L'uomo scorse un luccichio e si avvici- nò: Che cosa è questo? - si chiese. - Siamo figli di Niame- - risposero i bambini. Il cacciatore raccolse il cesto, lo aprì e restò ammirato davanti alla bellezza dei due piccoli. Era poverissimo ma li portò a casa sua e li allevò con amore, senza rivelare a nessuno dove li avesse trovati.

I due bambini crescevano buoni, ubbidienti e abili in tutte le cose. Quando il cacciatore aveva bisogno di denaro raccoglieva la polvere d'oro e d'argento che cadeva di continuo dai loro corpi e andava in città a comperare quanto gli era necessario. A poco a poco divenne un uomo molto ricco e sostituì la misera capanna con un'ampia fattoria.

Un giorno il cacciatore venne per caso a sapere che i due bambini era i figli del re e allora, sebbene a malincuore, decise di riportarli al padre. Giunto alla fattoria di Niame il cacciatore chiamò il re fuori dal recinto e gli disse: - Vieni a veder quali esercizi sa fare questo ragazzo d'argento! - Niame uscì e restò ammirato dall'abilità straordinaria del giovane. Intanto il ragazzo d'oro aveva cominciato a cantare in modo meraviglioso e cantando narrava la propria storia, la promessa della mamma, la perfidia di Acoco e la bontà del cacciatore che li aveva allevati e amati come figli.

Niame stupito e commosso, abbracciò i figli, fece richiamare la regina dall'esilio e ordinò alle schiave di pettinarla e di vestirla con abiti regali. Poi andò da Acoco, la trasformò in una gallina e la scaraventò sulla terra. Infine lodò molto il buon cacciatore e lo rimandò a casa carico di regali.

Ancora oggi i due figli di Niame vanno a fare il bagno nel grande fiume che scendeva a cascata sulla terra: allora un pò della loro polvere d'oro e d'argento arriva fino a noi e quelli che la trovano diventano molto ricchi.

3 commenti:

Kylie ha detto...

Bentornata!

Un bacione e buona settimana!

Vania e Paolo ha detto...

...ma grazie di questa "polvere".

...speriamo che la giustizia prima o poi arrivi sempre. Vania

Vele Ivy ha detto...

Non conoscevo questa storia, è bellissima! Come tutte le favole tradizionali, ha delle immagini che rimangono impresse (i bambini d'oro e d'argento), ma anche dei tratti "duri" (l'allontanamento della regina). Molto affasciante, grazie per avercela raccontata!