"Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l'amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte"
J. R. Tolkien

venerdì 26 giugno 2009

Caffè italiano, tazzina indiana

Bere un espresso a Bangalore potrebbe essere meno difficile di quanto si immagini. Dopo Illy e Lavazza anche Caffè Pascucci parte alla conquista del subcontinente indiano.
Il marchio italian aprirà un negozio a Bangalore appoggiandosi a Madhura Beverages, impresa idiana che si è impegnata a investire 600 milioni di rupie in tre anni per aprire 60 punti vendita. L'obiettivo è guadagnarsi una fetta del mercato pari al 25% in un Paese in cui il consumo di caffè per quest'anno si prevede possa aumentare del 6%.
Gli avversari tra i quali farsi strada non sono da sottovalutare. Se la catena americana Sturbucks non offre un vero e proprio caffè all'italiana, Illy nel 2008 ha scelto Narang Group come franchisee e ha fondato l'Università del Caffè dell'India, a Bangalore, per formare i produttori di caffè. Lavazza invece ha comprato la catena di caffetterie Barista, la seconda per grandezza nel subcontinente indiano, e la catena di distributori automatici Fresh & Honest Cafè.
Bisogna solo aspettare per sapere se sarà guerra all'ultima tazzina.

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