"Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l'amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte"
J. R. Tolkien

martedì 23 ottobre 2012

Stille di vetriolo

In questo blog di norma non parlo di politica o strettissima attualità eppure mi urge esprimere qualche pensiero.
Ho scoperto, grazie a varie esternazioni ministeriali (cfr :Sfigati copyright Martone, bamboccioni copyright Brunetta, Schizzinosi copyright Fornero) che le vere cause dell'attuale pesante disoccupazione sono la pigrizia, la pretenziosità e la  poca forza di volontà dei giovani.Ho scoperto inoltre che studiare non è importante e neppure da premiare, volersi laureare dimostra una perniciosa tendenza a prepararsi (ipoteticamente) un futuro migliore, cercare il lavoro per cui si è studiato per anni denota poi una ristrettezza mentale dannosa. Se sei psicologo, dentista, giornalista, laureato in lettere o in scienze politiche et similia e poi magari hai fatto un master e ti ritrovi a 28/29 anni annaspante dopo stage e lavoretti quasi pagati, significa che sei stato pretenzioso e non hai mollato tutto per dedicarti a un lavoro che avresti potuto fare con il grado di formazione che avevi 10 anni prima. C'è chi consiglia ai disoccupati di andare a fare i lavori sottopagati che fanno molti lavoratori stranieri. L'ipotesi che le situazioni di sfruttamento siano negative è effettivamente un vecchio stereotipo, proprio del lassismo del passato. Se c'è qualcuno disposto a fare un lavoro per tre soldi a orari pesanti mentre tu sei ancora disoccupato, significa che tu sei stato troppo pigro e viziato altrimenti al posto suo ci saresti tu ora e avresti un lavoro.Resta un mistero come mai un Paese che dovrebbe vivere di ricerca e valore aggiunto ( non abbiamo miniere di uranio né giacimenti di petrolio nel patrio sottosuolo) disincentivi i suoi cittadini a prepararsi e formarsi.Ci vorrebbero facoltà universitarie con le stelline come i film: 4 stelline se vieni da noi troverai lavoro, 3 stelline troverai lavoro ma dopo un po', 2 stelline sarà difficile sopravvivere serenamente, 1 stellina lascia perdere. Se è vero che ci sono troppi laureati umanistici potremmo bloccare tutte le immatricolazioni per 2 o 3 anni, per i prof rimasti senza cattedra ci dispiace, troveranno un lavoro nuovo se non sono troppo schizzinosi.
E così pongo un freno e un limite a queste stille di vetriolo che al di là della mia volontà si son messe nero su bianco


5 commenti:

Aliza ha detto...

questa mattina mi sono trovata con una ventina di persone al patronato, per la pensione di reversibilità di mio padre, in una sala d'attesa angusta e soffocante. Le persone presenti parlavano dello "schizzinosi" e sono rimasta stupita della loro pacata conclusione: "sono lontani dai nostri problemi, è evidente che non si sono mai trovati nella nostra situazione" mi sono stupita della rassegnazione, anche se una signora ha parlato della necessità di una "rivoluzione silenziosa". Mi è piaciuta l'idea ho pensato a Gandhi...

Paolo Falconi ha detto...

Prima o poi si arriverà a fare un monumento a Pol Pot:

prenderanno tutti i disoccupati e li porteranno in campagna a raccogliere i pommodori, le arance e quant'altro ...
nessuno oserà dire di essere laureato e disoccupato, per evitare di essere fregiato del cappello a punta con su scritto somaro, e pure quelli che porteranno gli occhiali rinnegheranno assolutamente di essere intellettuali, studiosi ... per non vergognarsi ancora di più.

Ma se la maggioranza della gente in Italia ha la terza media, nemmeno il diploma di maturità ... se i laureati sono pochissimi, rispetto alle altre nazioni più "evolute" ... significa che molti disoccupati sono fuori mercato, perchè è stata scelta la delocalizzazione delle imprese in aree dove il costo del lavoro è molto basso ... deresponsabilizzando gli imprenditori, dal sentirsi parte integrante di un territorio e fregandosene semplicemente quando chiudono una fabbrica, che quell'area è condannata economicamente al depauperamento ... poi piangono cassetta a Pantalone - Stato se la domanda dei consumi cala e ci vogliono gli incentivi...
con quali soldi la gente può comprare se non lavora?
E non tutti hanno lo spirito imprenditoriale, che possono inventarsi il lavoro che non c'è ...

Maria D'Asaro ha detto...

Sottoscrivo il tuo post, parola per parola. Il primo obbligo per la politica è dare attuazione all'art.1 della Costituzione Italiana.

Kylie ha detto...

Una bella rivoluzione ci sta, altrimenti quelli non capiranno mai che apparteniamo a mondi diversi.

Bacio

Vele Ivy ha detto...

Anch'io sottoscrivo il tuo post.
Ma poi perchè parlare solo dei giovani mantenuti? Ma i politici conoscono solo quelli?
Io vivo a Milano, e nella mia azienda non ce n'è uno che sia milanese: veniamo tutti da altre regioni d'Italia. Dopo anni di stage e cocopro, adesso io e altri 4/5 riusciamo a guadagnare poco più di 1000 euro al mese da dipendenti e ci riteniamo molto fortunati... e da questi ci devi togliere l'affitto che qui è salato e le spese per mangiare. A noi non sembra di essere viziati!