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Ne la profonda e chiara sussistenza
de l’alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d’una contenenza; 117
e l’un da l’altro come iri da iri
parea reflesso, e ’l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.
XXXIII Canto - Paradiso - Divina Commedia
7 commenti:
ciò che mai occhio vide ne orecchio udì...
bentrovata!
Che passo indietro nel tempo mi hai fatto fare.
Buon sabato.
Il nostro desiderio più intimo...
L'immagine l'hai fatta tu?
Sì, limmagine ho deciso di farla io con un progr di grafica perché volevo qualcosa di originale e spero di aver reso un po' l'idea anche se chiaramente la 'visione' dantesca non è molto rappresentabile perché descrive l'Indescrivibile
Belle parole..
e pur sempre bella..
Maurizio
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